Il 24 maggio 2018 la Commissione europea ha pubblicato la sua proposta di revisione della direttiva assicurazione autoveicoli 2009/103/CE (CE, 2018). La proposta arriva dopo una valutazione durata due anni. Dei cinque punti trattati, due ci appaiono particolarmente rilevanti: l’insolvenza degli assicuratori e la guida senza assicurazione. Esaminiamoli più da vicino.
Insolvenza degli assicuratori
In ottemperanza alla direttiva, gli Stati membri hanno istituito gli organismi di indennizzo. Questi organismi provvedono a liquidare i sinistri causati da veicoli non assicurati o non identificati. Attualmente, però, non è previsto il loro intervento in caso di insolvenza dell’assicuratore RCA.
In questi casi la parte lesa ottiene il risarcimento solo se a livello nazionale esiste ed è operante un sistema di tutela contro l’insolvenza; diversamente, la vittima non riceve alcun indennizzo. La CE intende affrontare la questione proponendo che gli organismi di indennizzo liquidino i sinistri anche in caso di insolvenza. In prima battuta, sarà l’organismo di indennizzo del paese di residenza della vittima a corrispondere quanto dovuto. Successivamente, questi verrà rimborsato dall’organismo di indennizzo del paese di residenza del responsabile del sinistro.
Guida senza assicurazione
All’interno dell’UE, la guida senza copertura assicurativa è un fenomeno in crescita. Secondo Ereg, l’Associazione delle autorità europee preposte all’immatricolazione dei veicoli e alla registrazione dei conducenti, i sinistri causati da persone non assicurate nel 2011 avrebbero provocato danni per 870 milioni di EUR. Questa cattiva pratica costituisce un problema sia a livello nazionale che europeo e a pagarne il conto sono gli organismi nazionali presenti nella regione. Alla fine, i costi si riflettono nei premi applicati agli assicurati, poiché le compagnie di assicurazione che finanziano gli organismi nazionali devono rientrare di questi esborsi.
Poiché i controlli alle frontiere sono vietati in virtù del principio di libera circolazione, i veicoli non assicurati non vengono mai fermati nel transito da un paese all’altro. La CE propone di affrontare la questione abolendo l’attuale divieto di effettuare controlli sistematici sui veicoli stranieri. Esistono tecnologie, come quelle di riconoscimento della targa, che permettono di eseguire tali controlli senza fermare i veicoli. Per evitare discriminazioni, questi controlli dovrebbero diventare parte integrante delle generali verifiche nazionali sugli autoveicoli. Inoltre, al fine di tutelare la privacy dei conducenti nel paese di residenza e all’estero, i controlli saranno soggetti al regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD).
Le altre proposte di modifica riguardano
- l’armonizzazione delle attestazioni di sinistralità passata utilizzate dagli assicuratori per il calcolo dei premi: la finalità è quella di aiutare gli assicurati che contraggono una polizza all’estero in seguito a un trasferimento;
- Gli importi minimi di copertura, allo scopo di eliminare le differenze esistenti tra i paesi aderenti e riflettere la realtà economica
l’inclusione dei veicoli semiautonomi e autonomi (automobili senza conducente)
Il testo integrale della proposta con le relative FAQ è consultabile sul sito web della Commissione europea.
As border checks are prohibited under the principle of free movement, uninsured vehicles are not stopped when crossing borders.
Patrick Baron